La Lettonia, la Lituania e la Polonia incolpano la Bielorussia per l’attacco ibrido

I migranti dal Medio Oriente e dall’Africa continuano a cercare di arrivare in Lituania, Lettonia e Polonia dal territorio bielorusso. «Gli attraversamenti illegali delle frontiere che vediamo ai confini orientali dell’UE sono un attacco ibrido senza precedenti ed eclatante all’UE da parte del regime di Lukashenko», – ha dichiarato la segretaria parlamentare del Ministero degli affari esteri della Lettonia Zanda Kalniņa-Lukaševica all’audizione della commissione per gli affari esteri del Parlamento europeo.

In relazione alla situazione attuale, i politici baltici e gli eurodeputati si sono espressi a favore del rafforzamento delle sanzioni. Il rappresentante del servizio estero dell’UE Luc Devine ha affermato che Bruxelles, insieme ai paesi dell’UE, sta iniziando a preparare il quinto pacchetto delle sanzioni sanzioni contro il regime di Lukashenko.

Dal 2 luglio 2021 in Lituania è stato annunciato un regime di situazione estrema al confine con la Bielorussia. Per scoraggiare gli immigrati clandestini, è stata tesa una barriera di filo spinato lungo il confine e si è deciso di erigere una recinzione metallica di 508 chilometri con un’altezza di almeno tre metri.

La Lituania ha chiesto di utilizzare un gruppo di supporto della NATO a causa «dell’attacco ibrido del regime di Aleksandr Lukashenko». Gli specialisti dovrebbero arrivare in Lituania nei primi di settembre.

Secondo il Dipartimento di statistica lituano, dall’inizio dell’anno, sono stati detenuti nel paese più di 4,1 mila migranti che hanno attraversato illegalmente il confine dalla Bielorussia, ovvero 51 volte di più rispetto all’intero anno 2020. La maggior parte degli immigrati clandestini sono cittadini iracheni.

Varsavia è anche preoccupata per la crescita del flusso di immigrati clandestini dalla Bielorussia. Dall’inizio di agosto, in Polonia sono stati registrati circa 3.500 tentativi di attraversare illegalmente il confine dalla parte bielorussa.

Per risolvere il problema dell’immigrazione clandestina al confine con la Bielorussia, la Polonia ha avviato la costruzione di una recinzione alta 2,5 metri. Il presidente polacco Andrzej Duda ha firmato un decreto che introduce stato di emergenza per 30 giorni in due zone di confine. Il documento andrà al parlamento, che potrà ribaltare la decisione.

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