Il prigioniero politico Stepan Latypov ha cercato di tagliarsi la gola proprio in tribunale

Il 1 giugno è iniziato il processo a un residente di Piazza dei Cambiamenti, Stepan Latypov. Proprio durante l’udienza, Stepan ha cercato di suicidarsi. Si è pugnalato alla gola con una penna a sfera.

Prima di farlo, Latypov ha dichiarato: «Il GUBOP (una delle forze dell’ordine antiterrorista – ndr) ha promesso che se non ammetto la mia colpa, ci saranno procedimenti penali contro i miei parenti e vicini». Prima del tentativo di suicidio Stepan Latypov ha detto a suo padre di aver trascorso 51 giorni in una cella speciale, in cui altri detenuti, in accordo con l’amministrazione della prigione, fanno pressione sugli arrestati «non graditi», e le scorte «non se ne accorgono». Questo viene fatto per demoralizzare la persona o spingerla a testimoniare.

Quando i medici sono riusciti a superare le sbarre, Stepan era già incosciente. Stepan è stato ricoverato e operato. I funzionari hanno detto che la sua vita non era in pericolo. Ai medici è vietato divulgare qualsiasi informazione sulle condizioni di Latypov.

Prima dell’inizio del processo, i testimoni hanno notato che Stepan zoppicava, aveva il viso gonfio e un occhio nero. Quando il giudice ha chiesto se Latypov avesse domande per il poliziotto vittima, ha risposto di sì. «Parta lesa, lei ha detto che l’ho presa a calci in faccia, – ha detto Latypov. – Mi guardi. Aveva un edema sul viso, come me?» «No», ha risposto il poliziotto. «Non ho più domande», ha detto Latypov. Quindi Stepan ha lasciato intendere ai presenti di essere stato colpito in faccia.

Stepan è stato arrestato il 15 settembre 2020. Il momento del suo arresto è stato filmato: Stepan stava difendendo il murale dei DJ dei cambiamenti in «Piazza dei cambiamenti» insieme ad altri residenti del cortile. Diversi agenti di polizia si sono avvicinati, Stepan ha chiesto loro di presentarsi. Invece, i poliziotti hanno storto le braccia di Stepan, lo hanno gettato a terra per poi portarlo via.

È stata effettuata una perquisizione a casa di Latypov, e lui stesso è finito in un centro di detenzione preventiva. Inizialmente, Stepan è stato accusato di voler avvelenare le forze di sicurezza per mezzo di sostanze chimiche. Tuttavia, ora l’accusa è completamente diversa: si tratta di azioni che violano gravemente l’ordine pubblico e viene incriminata frode su scala particolarmente ampia. Non si parla più di avvelenamento.

Il prigioniero politico Stsiapan Latypau è stato portato fuori dall’ospedale poche ore dopo l’intervento dopo un tentativo di suicidio nel tribunale. È stato riportato al centro di detenzione preventiva, privato del diritto a ulteriore assistenza medica. Il «processo» contro Stsiapan Latypau verrà ripreso il 10 giugno.

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