Il filosofo e prigioniero politico fa lo sciopero della fame per il sesto giorno

Dalla sera del 3 febbraio il filosofo e metodologo, nonchè noto personaggio pubblico e politico Vladimir Matskevich ha iniziato uno sciopero della fame, chiedendo che la misura preventiva fosse cambiata in una non detentiva, che le indagini sul procedimento penale a suo carico fossero completate e che fosse fissata la data del processo.

Vladimir Matskevich è detenuto in un centro di detenzione preventiva da ormai sei mesi. Come ​​segnalato a ”Viasna” sua moglie, Svetlana Matskevich, non è stata ancora dichiarata l’accusa, non viene intrapresa alcuna azione attiva al riguardo, ma il termine di detenzione viene costantemente esteso. Se le richieste di Matskevich non saranno soddisfatte prima della scadenza dei dieci giorni dello “sciopero della fame”, il 14 febbraio il prigioniero politico farà lo “sciopero della fame” deprivandosi pure dell’acqua.

”Le azioni della società civile, dei media e di altri sono per lo più descrittive, affermative e di sostegno… Con il suo sciopero della fame, Vladimir lancia un segnale e un grido che è l’ora di cambiare la situazione, è l’ora di smettere di compatire semplicemente i prigionieri politici e di soffrire. Dobbiamo creare una resistenza. Dobbiamo iniziare a sfondare il muro”, afferma Svetlana.

Matskevich è stato arrestato il 4 agosto 2021 con l’accusa di “organizzazione/partecipazione ad azioni che violano gravemente l’ordine pubblico”. I parenti stretti sono sicuri che Matskevich sia tenuto dietro le sbarre perché ha parlato in uno spazio pubblico di argomenti politici.

A sostegno di Vladimir Matskevich su Change.org è stata lanciata una petizione indirizzata all’ufficio del procuratore generale e al comitato investigativo della Bielorussia.

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